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LABOR || CONFERMATO L’AUMENTO DEI FRINGE BENEFITS ANCHE PER IL TRIENNIO 2025 – 2027 E DETASSAZIONE PREMI DI RISULTATO

a cura di
Gabriele Brunello

A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), il valore dei fringe benefits è confermato per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 in euro 1.000 per la generalità dei lavoratori, elevato ad euro 2.000 per i lavoratori con figli fiscalmente a carico (articolo 51, comma 3 del TUIR). 

In particolare, in deroga a quanto stabilito all’art. 51, comma 3, Tuir, l’articolo 1, commi 390 e 391, della Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) prevede, per il triennio 2025, 2026 e 2027, che le aziende – previa informativa alle RSU (se presenti) – possano attribuire ai propri collaboratori con reddito da lavoro dipendente (o a questo assimilato) fringe benefit entro la soglia maggiorata di 1.000 €, anche sotto forma di somme da erogare o rimborsare per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, nonché per il pagamento del canone di affitto della prima casa e per il pagamento degli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

La stessa norma prevede che la già menzionata soglia venga elevata a 2.000 € in favore dei soli lavoratori con figli fiscalmente a carico, ai sensi dell’art. 12 comma 2 Tuir. Sul punto, ricordiamo che:

  • i lavoratori sono tenuti a comunicare al proprio datore di lavoro il codice fiscale di almeno un loro figlio a carico;
  • per essere considerato fiscalmente a carico, il figlio deve possedere un reddito complessivo – al lordo degli oneri deducibili – non superiore a 2.840,51 €; soglia che viene elevata a 4.000,00 € per i figli di età non superiore a 24 anni).

In virtù del principio di unitarietà del periodo d’imposta, la condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata al 31 dicembre 2025; pertanto, qualora lo status del figlio a carico dovesse subire variazioni nel corso del 2025 (ad esempio perché il figlio ha iniziato un nuovo lavoro), è opportuno che il lavoratore comunichi la cosa al datore di lavoro, per consentire eventuali conguagli fiscali.

Confermata fino al 2027 anche la detassazione dei premi di risultato con il dimezzamento dell’aliquota prevista per i premi di risultato dalla Legge di stabilità per l’anno 2016. Si tratta di un importante segnale di continuità rispetto al tema della detassazione dei premi per i dipendenti. Confermata anche la possibilità di conversione in welfare e la riduzione contributiva per il coinvolgimento paritetico dei lavoratori.

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